Bologna, Il Mulino, 1995, pp. 274
Basandosi su informazioni tratte da numerose fonti, questo libro ricostruisce i mutamenti avvenuti in Italia, nella seconda metà del Novecento, nell’andamento della criminalità e le differenze esistenti fra il nostro e gli altri paesi occidentali riguardo ad una vasta gamma di reati. Considerando taccheggi e borseggi, i furti in appartamento e di auto, scippi e rapine, acquisti e vendite di beni rubati, il libro delinea le caratteristiche sociali degli autori di tali reati, le decisioni strategie e tattiche che essi prendono, criteri che seguono nella scelta del “modus operandi”, delle vittime, dei luoghi e dei tempi dell’azione, le occasioni che si trovano di fronte e quelle che creano.