Bologna, Il Mulino, 2000, pp.283
Dal 1992 in poi, negli Stati Uniti il tasso di criminalità ha subito una forte flessione. Il numero degli omicidi, delle rapine, delle aggressioni e degli stupri, dei furti di auto e di quelli nelle abitazioni è continuamente diminuito. Iniziata a New York e nelle altre grandi città, questa tendenza ha avuto luogo in tutte le aree degli Stati Uniti ed è stata accompagnata da una crescita del senso di sicurezza della popolazione. La quota dei cittadini americani che hanno paura ad uscire da soli la sera di casa si è ridotta, mentre è aumentata la percentuale delle persone contrarie alla pena di morte. A cosa è dovuto questo importante e inaspettato cambiamento ? Il libro cerca di dare una risposta a questo interrogativo. Dopo un lungo saggio introduttivo del curatore, vengono presentati sette capitoli dei maggiori criminologi americani (Blumstein, Zimring, Felson, LaFree) ed europei (Killias, Aebi) nei quali vengono ricostruiti e spiegati i mutamenti avvenuti negli Stati Uniti, in confronto anche con quanto è avvenuto in Europa.