Bologna, Il Mulino, 1984, pp 556
Il libro cerca di ricostruire i principali mutamenti della famiglia che hanno avuto luogo nell’Italia centro-settentrionale dal XV al XX secolo, di determinare in quali ceti sociali hanno avuto inizio, di spiegarli, mettendoli in relazione ad altri aspetti e processi della vita economica e sociale del nostro paese. Rifacendosi a due diverse, e per ora separate, impostazioni di ricerca, il libro tenta di integrarle, ed esamina sia la struttura della famiglia, la composizione del gruppo di persone che risiedono insieme, le regole con le quali questo gruppo si forma, si trasforma, si divide, sia le relazioni esistenti fra queste persone, i modi in cui esse interagiscono e si trattano. Per farlo, si basa su una ricchissima documentazione, ricavata da fonti di vario tipo: liste nominative della popolazione, stati di anime, catasti, fogli di famiglia, libri di “economica”, trattati sui doveri coniugali e l’educazione dei figli, libri di famiglia, autobiografie, carteggi, storie di vita raccolte con interviste. Il libro ha avuto numerose recensioni sia nella stampa che nelle riviste scientifiche (Passato e Presente, Quaderni Storici, La Stampa, Comtemporary Sociology, European Sociological Review, Social History, Il Messaggero parte I, Il Messagero parte II).